Ricky

l'acqua cheta che macina i ponti

Senza vincolo di mandato

La nostra costituzione sancisce con l’articolo 67 che: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.”

Questo articolo, uno dei più brevi della nostra costituzione, dichiara in modo chiaro che ogni parlamentare deve fare gli interssi dell’Italia, senza preoccuparsi se il suo operato contrasta con gli interessi di gruppi di potere o va contro il partito di cui fa parte.

A questo punto mi chiedo quale parlamentare rispetta questo articolo? Ben pochi (se qualcuno c’è). Ogni qual volta si analizzano i voti parlamentari si vedono due/tre grandi divisioni. Centrodestra, centrosinistra ed eventualmente udc. Ora mi chiedo quale parlamentare ha tenuto a mente l’art. 67 in queste votazioni? Possibile che non ci siano dissidenti? Uno su cento che la pensi diversamente dalla maggioranza del suo partito?

Votano tutti secondo ordini di partito. E questo comportamento, purtroppo, viene copiato anche nelle giunte comunali e regionali.

Io voglio eleggere un rappresentante con nome e cognome, che abbia a cuore la res pubblica e non il partito qualunque esso sia.

I partiti sono la morte dell’art. 67 della nostra costituzione e chi li difende pugnala la nostra repubblica.

16 agosto 2010 - Posted by | Politica | , , ,

3 commenti »

  1. […] Senza vincolo di mandato August 2010 2 comments 3 […]

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    Pingback di 2010 in review « Ricky | 3 gennaio 2011 | Rispondi

  2. Non si può che condividere il giudizio sulla nascita dell’articolo ed ancor più l’uso che ad oggi ne viene fatto. Una modifica (provocatoria) potrebbe consistere nell’assegnare al capo gruppo (portavoce) un valore in millesimi corrispondente alla forza eletta,portare in aula le proposte o le soluzioni discusse nelle sedi dei partiti risparmiandoci le ” onorevoli baruffe ” e quanto meno le spese di gestione del palazzo.

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    Commento di santo | 15 dicembre 2010 | Rispondi

  3. Capitano mio capitano, il buon Spugna ti fa presente che quest’articolo garantisce anche i “ribaltonisti” che hanno la possibilità di “fluttuare” tra i vari schieramenti -ovviamente nell’interesse del Paese, giammai per personale tornaconto – durante la durata della legislatura in cui sono stati eletti.
    Il problema di quest’articolo, secondo me, è che nasce come “buono” (ovvero come un’utile opportunità di salvaguardia del bene comune) ma è stato scritto da e pensato per una generazione di politici un po’ più ingenua e sicuramente molto più intellettualmente onesta…e che magari aveva coltivato l’amore per la democrazia da dentro la divisa da partigiano (e non necessariamente sotto una stella rossa, esistevano partigiani liberali, cattolici e financo monarchici).
    Utilizzato dalla schiera di squallidi approfittatori quali i rappresentanti della nostra classe dirigente da semplicemente la possibilità a di manigoldi di gestire l’interesse proprio e/o di partito pressochè invariabilmente in senso conrtario al pubblico interesse.
    W LA LIBERTA’ DI PENSIERO!!!

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    Commento di Sandro | 20 agosto 2010 | Rispondi


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